GP Catalunya 2011: l'asfalto spagnolo, oltre a mangiarsi tanta gomma delle vetture in pista, ha emesso qualche verdetto.
Ha visto vincere un grande Vettel e una grande Red Bull, capaci di interpretare bene la strategia e soprattutto gli pneumatici: la squadra di Horner&Co. è ancora davanti, nonostante la partenza che ha rimescolato un po' le carte dell'inizio.
Ma Sebastian dimostra una volta di più che sa guidare e non è solo la sua Red Bull a mettergli le ali: vince, ammettendo che non è stato così facile, avendo battagliato fino all'ultimo con Hamilton (arrivato a 6 decimi), altro gran talento che ha fatto vedere di cosa è capace, pur non disponendo del mezzo più forte.
L'altro campione del mondo in questione è Alonso: una partenza eccezionale, una ventina di giri altrettanto incoraggianti, e poi il tracollo della sua Rossa, che ha perso via via secondi a causa delle gomme, questa incognita che no, la Ferrari probabilmente ancora non ha svelato come le altre squadre.
E così lo spagnolo ha chiuso la gara di casa doppiato, pur consapevole del fatto che, quando c'era da lottare con i big, lo ha fatto in maniera egregia.
Una Ferrari così non convince e rende tristi i tifosi: dov'è il problema?
Un progetto nato male o si può ancora salvare qualcosa, visto che gli avversari hanno già colmato tante lacune?
Sarà già (di nuovo) il caso di abbandonare tutto e pensare al prossimo anno?
Di certo è doveroso ammettere, a questo punto e dopo quasi 2 anni, che anche uno dei migliori piloti non può nulla se la vettura non permette prestazioni da podio; anche un grande Kimi oggi probabilmente non avrebbe potuto nulla, lui che ha corso il 2009 costantemente in lotta con la sua monoposto prima che con gli altri piloti.
Forse c'è qualcosa da rifondare.
Tornando agli altri:
Promosso anche Button, che nonostante una partenza confusa ha risalito la china del gruppone e si è portato in terza posizione, sfruttando una strategia azzeccata e probabilmente la sua già nota delicatezza nel trattare le coperture (ha recuperato circa 8 secondi in 3 giri): l'inglese è una grande risorsa per questa McLaren che sembrava indietro nello sviluppo e che invece è la prima rivale della Red Bull, avendo lavorato bene, correggendo gli errori emersi nei test.
E Schumi? Oggi ha corso come sa, arrivando sesto e precedendo Rosberg, senza dimenticare una grande partenza che gli ha permesso di recuperare da subito molte posizioni.
Aspettiamo e vediamo, sono sicura che non è tardi per vedere altre prestazioni degne del suo nome.
Le bocciature di questo Gran Premio?
Senz'altro Webber, che non riesce a sfruttare come Vettel l'auto fenomenale di cui dispone. Partito dalla pole, superato da un Alonso in stato di grazia, non è incisivo come lo scorso anno, e forse questo può danneggiare la Red Bull, vista la già ben commentata coppia McLaren.
E' tristissimo dirlo, ma anche Massa oggi ha corso in maniera non all'altezza delle sue capacità.
La Ferrari non c'è ma evidentemente anche Felipe paga un blocco forse psicologico che rende tutto molto più difficile: il ritiro di oggi ne è la prova, purtroppo.
In chiusura, il voto negativo, ancora una volta, al Circus: alla fine della gara le scuderie minori hanno minacciato e poi ritirato un eventuale reclamo per la vecchia questione dei diffusori soffiati; sempre dopo la bandiera a scacchi, è stata messa sotto osservazione la condotta di gara di diversi piloti (tra cui Hamilton) che non avrebbero rallentato in regime di bandiera gialla.
Morale? La confusione e la scarsa trasparenza sono purtroppo ancora una volta protagoniste, e questa Formula Uno perde credibilità, sul piano organizzativo e tecnico.
Cosa pensate di questo GP? Ecco l'ordine di arrivo e poi spazio alle vostre pagelle e appuntamento a Monaco, la prossima settimana!
1. Sebastian Vettel (GER/RedBull-Renault) 307,104 km in 1h39:03.301 media 186,020 km/h
2. Lewis Hamilton (GB/McLaren-Mercedes) a 0.630
3. Jenson Button (GB/McLaren-Mercedes) a 35"697
4. Mark Webber (AUS/Red Bull-Renault) a 47"966
5. Fernando Alonso (SPA/Ferrari) a 1 giro
6. Michael Schumacher (GER/Mercedes) a 1 giro
7. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1 giro
8. Nick Heidfeld (GER/Lotus-Renault) a 1 giro
9. Sergio Perez (MES/Sauber-Ferrari) a 1 giro
10. Kamui Kobayashi (GIA/Sauber-Ferrari) a 1 giro
11. Vitaly Petrov (RUS/Lotus-Renault) a 1 giro
12. Paul di Resta (GB/Force India-Mercedes) a 1 giro
13. Adrian Sutil (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro
14. Sebastien Buemi (SVI/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
15. Pastor Maldonado (VEN/Williams-Cosworth) a 1 giro
16. Jaime Alguersuari (SPA/Toro Rosso-Ferrari) a 2 giri
17. Rubens Barrichello (BRA/Williams-Cosworth) a 2 giri
18. Jarno Trulli (ITA/Team Lotus) a 2 giri
19. Timo Glock (GER/Virgin-Cosworth) a 3 giri
20. Jérôme d'Ambrosio (BEL/Virgin-Cosworth) a 4 giri
21. Narain Karthikeyan (IND/Hispania-Cosworth) a 5 giri
3. Jenson Button (GB/McLaren-Mercedes) a 35"697
4. Mark Webber (AUS/Red Bull-Renault) a 47"966
5. Fernando Alonso (SPA/Ferrari) a 1 giro
6. Michael Schumacher (GER/Mercedes) a 1 giro
7. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1 giro
8. Nick Heidfeld (GER/Lotus-Renault) a 1 giro
9. Sergio Perez (MES/Sauber-Ferrari) a 1 giro
10. Kamui Kobayashi (GIA/Sauber-Ferrari) a 1 giro
11. Vitaly Petrov (RUS/Lotus-Renault) a 1 giro
12. Paul di Resta (GB/Force India-Mercedes) a 1 giro
13. Adrian Sutil (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro
14. Sebastien Buemi (SVI/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
15. Pastor Maldonado (VEN/Williams-Cosworth) a 1 giro
16. Jaime Alguersuari (SPA/Toro Rosso-Ferrari) a 2 giri
17. Rubens Barrichello (BRA/Williams-Cosworth) a 2 giri
18. Jarno Trulli (ITA/Team Lotus) a 2 giri
19. Timo Glock (GER/Virgin-Cosworth) a 3 giri
20. Jérôme d'Ambrosio (BEL/Virgin-Cosworth) a 4 giri
21. Narain Karthikeyan (IND/Hispania-Cosworth) a 5 giri
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