Annate, progetti e dediche speciali: si potrebbe riassumere così la lunga storia dei nomi delle Ferrari di Formula Uno.
È anche vero però che spesso questi nomi in codice sono passati in secondo piano, per lasciare spazio semplicemente al sogno, quello che sfreccia in pista ed appassiona mezzo mondo.
Ma quest'anno è proprio il nome a suscitare la prima grande emozione: F150, mito e storia del nostro Paese viaggiano (e magari…trionfano) sulla Rossa d'Italia.
Un omaggio alle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità Nazionale non può non giungere da uno dei simboli più belli della nostra penisola, e quel Tricolore sull'alettone posteriore si carica ancor più di passione e desiderio di vittoria.
Ricca di novità, dal Kers all'aerodinamica; in sviluppo già da mesi (la quasi totale assenza dei test in pista ha reso fondamentale l'uso di software di simulazione), e adesso finalmente pronta al battesimo della pista, già martedì a Valencia (prima con Alonso, poi con Massa).
Domenicali è scaramantico: non pronuncia la parola "vittoria", ma sottolinea che è quella la direzione in cui il Cavallino vuole - e deve - dirigersi.
Eccola, quindi, la nuova F150:
- Sospensione anteriore con bracci infulcrati più in alto
- Tiranti dello sterzo più in basso
- Kers posizionato al centro e con batterie miniaturizzate
- Posizione pilota più elevata
- Bocche d'ingresso aria più rettangolari e più alte
- Presa d'aria del motore più rotonda
- Scompare l'F-DUCT
- Sospensione posteriore: push-rod che lavora in compressione, mantenendo quindi tradizionale schema a puntone
- Diffusore vietato
- Ala anteriore mobile vietata
- Flap posteriore mobile (azionabile solo in determinate circostanze)
- Gomme Pirelli F1
É ovvio che questa vettura è totalmente diversa da quella che debutterà in Bahrain, a marzo: sarà anche quella, in tutti i sensi, una splendida Ferrari?
A voi i commenti…Good Morning Pit-Lane spera di raccontarvi al meglio questo 2011 nel segno dei motori!