lunedì 24 gennaio 2011

Ferrari F2003-GA

Brivido. 
In ogni gara, ad ogni curva, da tenere gli occhi chiusi e le dita incrociate fino all'ultima bandiera a scacchi. 
2003, anno del penultimo mondiale di Schumi, e di tante novità in Formula Uno. 
Anno di Raikkonen che battaglia da campione con Michael, anno dei primi guizzi di Alonso, anno di stravolgimenti tecnici e regolamentari. 


Anno della F2003GA, la monoposto che, pur facendosi attendere per 3 gare, ha regalato l'ennesimo sogno a Maranello, caricandosi di gioie, dolori, suspense, duelli, pioggia, ghiaia...e passione, tanta, tantissima. 
Perché la vettura dedicata a Giovanni Agnelli, scomparso proprio a Gennaio di quell'anno, vince e soprattutto combatte, in un anno dove in molti urlavano contro la "Formula Noia" dovuta ai trionfi Ferrari. 


E infatti la Federazione tentò in molti modi di frenare quell'irresistibile dominio: abolizione della telemetria, novità nell'assegnazione dei punteggi, abolizione degli ordini di scuderia, eliminazione di muletto e warm up al sabato, nuove qualifiche sul giro secco…sono solo alcune delle strategie che, alla fine del campionato, si rivelarono poco utili.

La F2003GA incarna i geni della vittoria della vettura che l’ha preceduta, la F2002, l’auto dei record. 


Parole d’ordine di Martinelli, Brawn e Byrne, i progettisti: ottimizzazione aerodinamica, motore da competizione di razza, snellezza e leggerezza.

Vediamo alcuni particolari costruttivi della monoposto.

Aerodinamica: lo studio al limite della perfezione dell’andamento dei flussi ha generato un disegno pressoché rivoluzionario della parte anteriore, fortemente scavata. Uno spettacolo ammirevole le pance che avvolgono la meccanica interna dell’auto, quasi come un velo; l’introduzione poi, davanti alle pinne, di sfoghi laterali per il caldo.
Completano il quadro l’allungamento del passo, per meglio distribuire i pesi, l’allontanamento delle ruote dalle fiancate, perché fonte di turbolenza, le prese d’aria dei freni cosiddette a cestello, e l’abbassamento del motore, che in unione alle proprietà dei fluidi Shell  permette un migliore sfruttamento delle potenzialità del propulsore.  

Motore: lo 052 è destinato ad entrare nella storia, in quanto dal 2004 i regolamenti imposero l’utilizzo di un solo motore in tutto il week end di gara. Non è un progetto eclatante, ma piuttosto convenzionale; non è dotato di iniezione diretta ma un piccolo restringimento dell’angolo tra le bancate (il classico 90°) permette di ottenere il risultato perfetto: prestazioni, affidabilità, ma anche contenimento di ingombri e pesi.


Cambio: è, assieme al cuore pulsante della monoposto, un’altra punta di diamante della GA. In fusione di titanio, snellito, più lungo, con 7 rapporti molto rapidi, ma soprattutto leggero: solo 38 Kg, olio compreso, quasi un’utopia nel mondo della Formula Uno. E la Ferrari ha saputo creare questo gioiello.

Sospensioni: invariate all’anteriore, meno ingombranti al posteriore, con una soluzione a triangoli carenati.

MODELLO
F2003-GA
MOTORE
3000 Ferrari (Tipo 052)
CARBURANTI E LUBRIFICANTI
Shell
NUMERO CILINDRI
10 a V di 90°
BLOCCO CILINDRI
In alluminio microfuso
NUMERO VALVOLE
40
DISTRIBUZIONE
Pneumatica, 4 valvole per cilindro
CILINDRATA TOTALE
2997 cc
POTENZA MASSIMA
Maggiore di 850 CV
ALIMENTAZIONE
Iniez. Elettron. digitale Magneti Marelli
ACCENSIONE ELETTRONICA
Magneti Marelli statica
TRAZIONE
Posteriore
CAMBIO
Longitudinale Ferrari, Differenziale autobloccante, Carter in fusione di titanio
COMANDO DEL CAMBIO
Semiautomatico sequenziale a controllo elettronico
NUMERO DI MARCE
7 + retromarcia
FRIZIONE
A controllo elettronico
FRENI SULLE QUATTRO RUOTE
A disco auto ventilanti in carbonio con pinze Brembo a 6 pompanti
STERZO
A pignone e cremagliera con servoguida
SOSPENSIONI ANTERIORI
Con schema push-rod, barre di torsione, doppi triangoli superiori in carbonio e parallelogramma inferiore in pezzo unico
SOSPENSIONI POSTERIORI
Con schema push-rod, barre di torsione
AUTOTELAIO
In materiali compositi a nido d'ape con fibre di carbonio
LUNGHEZZA
4545 mm
LARGHEZZA
1796 mm
ALTEZZA
959 mm
CARREGGIATA ANTERIORE
1470 mm
CARREGGIATA POSTERIORE
1405 mm
PASSO
3100 mm
PESO
600 Kg con liquidi, zavorra e pilota
RUOTE
BBS da 13" (anteriori e posteriori)
PNEUMATICI
Bridgestone Potenza

 Così in pista: Schumi conquista il suo Sesto titolo a Suzuka, battagliando fino all’ultimo con un grandissimo Raikkonen. Gare bellissime quelle di Monza, Imola, Indy, Spagna ed Austria…Trionfi indimenticabili.
Ma questa è un'altra storia... :) 

Forza Ferrari!! 

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